Continuiamo un'altra settimana oltre con la nostra serie di articoli delle immagini che hanno guadagnato milioni e milioni per tutto il mondo. Oggi tocca il turno della famosa lingua dei Rolling Stones, un simbolo di questo gruppo cha una saporita storia dietro di se. Poco a poco.
Il famosissimo logotipo della lingua rossa è uno degli icona della storia della musica e, come tale, possiede una gran quantitá di miti e leggende attorno a questa simpatica lingua. Durante molti anni si è creduto che questo simbolo era opera del gran Andy Warhol, per niente certo. Fu Mick Jagger, cantante dei propri Rolling, chi ideó e incaricó la ricreazione di questo logotipo a John Pascher, un giovane graphic designer di Londra che, in quei tempi, studiava nel Royal Academy of Arts di Londra, al quale ha pagato per questo lavoro 50 libbre dell'epoca
La prima gran apparsa della arcifamosa lingua arrivó nel 1971, quando i Rolling Stones lanciarono uno dei suoi migliori album: "Sticky Fingers", la cui copertina era disegnata da Warhol e dovecomparivano le famose labbra. Da qui, è da dove viene il bullo sul autore reale delle labbra che vi abbiamo detto poco fa'.
Si dice che il prorpio Jagger scielse questo logotipo perchè la lingua di fuori è uno dei gesti più riconoscibili del proprio lider della band, cha casualmente ha delle grandi labbra e la bocca larga.
En un abrir y cerrar de ojos la lengua e los Rolling Stones estaba en un sinfín de elementos de mechandising y pronto fue acogido los jóvenes de la época. Chapas, posters, tazas, y camisetas quedaron estampados con los míticos labios. Un símbolo que ha sobrevivido hasta nuestros días y que hace poco más de un año se rediseñó de la mano del artista Shepard Fairey para conmemorar los cincuenta años de la banda que podéis ver a continuación. Casi nada, vaya.
In un batter d'occhi la lingua dei Rolling Stones si trovava su innumerevoli elementi di merchandising e presto fú accolto dai giovani dell'epoca. Spille, magneti, tazze e magliette rimasera stampati con le mitiche labbra. Un simbolo sopravissuto fino ai nostri giorni e che, qualche anno fá, è stato ridisegnato dall'artista Shepard Fairey per commemorare i cinquant'anni della band che potete vedere a continuoazione. Quasi niente, dai.